Il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è diventato uno dei trattamenti complementari più utilizzati dopo un trapianto di capelli. In un contesto in cui i pazienti desiderano una guarigione più rapida, maggiore densità e risultati più naturali, il PRP si distingue come una soluzione rigenerativa altamente efficace.
Resta tuttavia una domanda essenziale: il PRP dopo un trapianto di capelli è davvero necessario o semplicemente una scelta opzionale?
Questa guida fornisce una spiegazione chiara, clinicamente accurata e basata su prove scientifiche.
Il PRP è un concentrato di plasma ottenuto dal sangue del paziente. Dopo la centrifugazione, vengono isolate piastrine ricche di fattori di crescita come PDGF, VEGF, IGF ed EGF.
Questi fattori stimolano la rigenerazione dei tessuti, migliorano la microcircolazione e accelerano la guarigione.
Applicato sul cuoio capelluto dopo il trapianto, il PRP crea un ambiente biologico ideale per favorire l’adattamento, la sopravvivenza e la crescita dei follicoli trapiantati.
I fattori di crescita funzionano come messaggeri biologici che attivano la rigenerazione cellulare.
Aumentano l’angiogenesi, migliorano l’apporto di nutrienti e rafforzano l’ancoraggio dei nuovi follicoli.
Dopo un trapianto, questa stimolazione aggiuntiva riduce lo stress follicolare e accelera la stabilizzazione degli innesti.
Il PRP riduce infiammazione, arrossamento ed edema, favorendo un recupero più rapido e uniforme.
Lo shock loss è temporaneo ma può risultare allarmante. Il PRP ne riduce durata e intensità.
I capelli che ricrescono dopo PRP tendono ad essere più robusti, spessi e densi grazie ai fattori di crescita.
No. Il PRP non è obbligatorio per ottenere un buon risultato da un trapianto di capelli.
Tuttavia, nelle cliniche di alto livello — soprattutto in quelle che seguono il modello “un paziente al giorno” — il PRP è fortemente consigliato, poiché ottimizza la performance biologica dei follicoli trapiantati.
Per chi desidera la massima densità, qualità e stabilità a lungo termine, il PRP rappresenta un complemento di grande valore.
Il protocollo raccomandato include:
30 giorni dopo il trapianto — quando la fase iniziale di guarigione si è conclusa.
Ogni 2–3 mesi, per un totale di 2–4 sessioni, in base alla valutazione clinica.
Al 6° e 12° mese — per aumentare la densità a lungo termine.
Il PRP porta benefici a tutti, ma risulta particolarmente indicato per:
• Capelli donatori fini o poco densi
• Alopecia avanzata (scala Norwood elevata)
• Miniaturizzazione dei capelli
• Alto rischio di shock loss
• Ampie aree di trapianto
• Capelli afro (necessità di maggiore supporto vascolare)
• Effluvio diffuso, frequente nelle donne
Gli studi clinici mostrano che il PRP offre:
• Guarigione più rapida del 30–40%
• Migliore fissaggio dei follicoli
• Aumento dello spessore dei capelli tra 6 e 12 mesi
• Riduzione dello stress ossidativo
• Miglioramento della densità dei capelli nativi
Questi risultati confermano la validità del PRP nelle cliniche specializzate di tutto il mondo.
Rinunciare al PRP non danneggia i follicoli trapiantati e non compromette il successo dell’intervento.
Tuttavia possono comparire:
• Guarigione più lenta
• Shock loss più evidente
• Stabilizzazione della densità più tardiva
• Crescita iniziale meno vigorosa
Il PRP potenzia e accelera — non sostituisce la procedura.
Migliora la circolazione ma non fornisce fattori di crescita.
Agisce sulla DHT, ma non accelera la rigenerazione tissutale.
Utili per la salute generale dei capelli, ma senza impatto diretto sulla guarigione dei follicoli.
Il PRP si distingue perché agisce a livello cellulare rigenerativo.
Sotto la supervisione del Dr. Arslan Musbeh, il PRP viene eseguito seguendo un rigoroso protocollo medico:
• Alta concentrazione piastrinica
• Microiniezioni precise
• Trattamento delle aree trapiantate e non trapiantate
• Protocollo sterile “un paziente al giorno”
• Piano personalizzato basato sull’analisi del cuoio capelluto
Questo approccio garantisce una migliore sopravvivenza follicolare e risultati superiori.
Una seduta dura mediamente 20–30 minuti.
Il fastidio è minimo, non esiste rischio di allergie (trattamento autologo) e la ripresa delle attività quotidiane è immediata.
No, ma ne riduce intensità e durata.
Sì, specialmente quelli miniaturizzati.
No, il PRP è più efficace quando eseguito in più sedute.
Assolutamente, soprattutto in caso di diradamento diffuso.
I follicoli trapiantati attraversano fasi di riposo, caduta e nuova crescita. Il PRP sostiene ogni fase, contribuendo a una densità più stabile e capelli più robusti.
I pazienti che effettuano PRP mostrano miglioramenti più rapidi e visibili tra il 4° e il 12° mese.
Il PRP dopo un trapianto di capelli non è obbligatorio, ma è uno dei trattamenti complementari più efficaci per migliorare guarigione, qualità di crescita e densità finale.
Integrato in un percorso personalizzato e supervisionato da un chirurgo esperto come il Dr. Arslan Musbeh, il PRP diventa uno strumento potente per ottenere un risultato naturale, denso e duraturo.
Bu cevap Dr. Arslan Musbeh tarafından onaylanmıştır.